Chiesa
Santa Maria Nuova
La Chiesa
di S. Maria nuova (dedicata 16 luglio 1750).
Nell'iscrizione del campanile si nota che un Giovanni Botticelli abate
procurò il restauro nel 1787.
Da queste ultime brevi note si può supporre che l'attuale chiesa parrocchiale
di S. Maria Nuova è stata costruita sui ruderi della chiesa di S. Giovanni.
Infatti nel 1971, come testimoniano le Cronache Parrocchiali scritte dal
parroco don Rino Rossi, "durante i lavori di restauro
del pavimento è stato ritrovato il perimetro di una primitiva chiesa di
mt. 16x6.50 ad una navata, con al centro una finestra rotonda sulla
facciata (ancora intatta e visibile nel muro del vicolo che porta al Campanile).
In quel posto esisteva una piazzetta. Solo nel 1829 Alessandro Mancini
costruì la casa appoggiandola al Campanile (ducati 1.30 perizia d'appoggio)".
Il perimetro è indicado in piantina con il tratteggio.
Sempre durante gli stessi lavori dono venuti alla luce diversi cimiteri
all'interno della chiesa così descritti nelle Cronache Parrocchiali: "Ne
ho trovati otto:
1. Cimitero Vecchio del SS. Rosario
2. Cimitero del SS. Rosario;
3. Cimitero dei Sacerdoti;
4. Cimitero dei Fanciulli (Putti, Figlioli, Parvulorum);
5. Cimitero di S. Antonio Abate (che s'inoltra nella
navata centrale, sulla sua volta poggia il pilastro sinistro della cantoria);
6. Cimitero della Madonna Addolorata:
7. Cimitero della Presentazione;
8. Cimitero dei Botticelli o di S. Matteo (da un
quadro del Santo esistente sull'altare - ora S. Rocco).
Altre tombe di privati esistevano qua e là scavate nel pavimento per persone
distinte. Tra queste: Bartolomea Piccolomini Marchesa di Collelongo sepolta
il 5.2.1649 dietro le tombe dei Sacerdoti e dei Putti e «fu rotto il pavimento».
Tutti quersti ciniteri sono ricordati nel primo libro dei morti della
Parrocchia già dal 1640 eccetto il n. 6 (dell'Addolorata) posteriore al
1700 come risulta ral citato registro. Altre tombe sono state riempite
al tempo del terremoto del 1915.
Attualmente sotto la navata di destra
esiste uno scantinato e le mura interne ricoprono le mura di difesa -
sulle quali, nella seconda metà del sec. XVI, furono sistemati i pilastri
della navata destra della chiesa - che s'innestano nella torre, ancora
visibile e ben conservata, su cui poggia il campanile. Continuano fino
alla Prima Porta (demolita nel 1961 perché pericolante) presso il Palazzo
Baronale e la torre (Mozzata dopo il terremoto del 1915 perché creduta
pericolante). Di lì proseguivano verso est alla 3° torre di cui rimangono
due metri di altezza, riscendevano a nord alla quarta torre (scomparsa
per ritornare alla Porta Jo e alla torre del Campanile. Queste mura risalgono
all'Alto Medio Evo".
Vedi anche le Piantine complete della chiesa
di Santa Maria Nuova.
Il progetto di Restauro del 29 agosto 1921 per la riparazione dei danni causati dal terremoto del 13 gennaio 1915
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