San Michele
L’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama gli Angeli, è una verità di fede cattolica. Dunque, gli Angeli sono i puri spiriti, servitori e messaggeri di Dio. Essi sono "potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola" (Sal 103,20). In quanto creature puramente spirituali, essi hanno intelligenza e volontà: sono creature personali e immortali.
Cristo è il centro del mondo angelico. Essi sono i "suoi angeli". Sono suoi perché creati per mezzo di lui e in vista di Lui e perché gli ha fatti messaggeri del suo disegno di salvezza. Essi, fin dalla creazione del mondo e lungo tutta la storia della salvezza, annunciano da vicino e da lontano questa salvezza e servono la realizzazione del disegno salvifico di Dio.
I Nove Cori Angelici sono cosi divisi:
Angeli
Arcangeli
Principati
Potesta
Potenze
Troni
Dominazioni
Cherubini
Serafini
Gli angeli sono messaggeri di Dio, inviati sulla terra a portare i messaggi. Gli arcangeli, sono tre o sette e ognuno ha un ruolo:
Michele è colui che combatte il maligno, il suo nome significa "Chi è come Dio".
Raffaele è colui che cura, è la medicina di Dio, il suo nome significa "Salvezza da Dio".
Gabriele è colui che porta l’annuncio, il suo nome significa "Il Forte di Dio".
Tra gli angeli rifulge per la sua bellezza spirituale uno che la Sacra Scrittura chiama Michele. Era già considerato dagli Ebrei come il principe degli angeli, protettore del popolo eletto, simbolo della potente assistenza divina nei confronti di Israele. Nell'Antico Testamento appare per tre volte, in particolare nel libro di Daniele (Dn 10,13-21), dove è stato indicato come il difensore del popolo ebraico e il capo supremo dell'esercito celeste che difende i deboli e i perseguitati. (Dn 12,1) "Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia, come non c'era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro".
Il suo nome in ebraico suona Mi - ka - El e significa: Chi è come Dio, A San Michele è attribuito il titolo di arcangelo, lo stesso titolo con cui sono designati Gabriele: "Forza di Dio" e Raffaele: "Dio ha curato". Nel Nuovo Testamento, S. Michele Arcangelo è presentato come avversario del demonio, vincitore dell'ultima battaglia contro satana e i suoi sostenitori.
Troviamo la descrizione della battaglia e della sua vittoria nel libro dell'Apocalisse (Ap 12,7-12):
Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. E una voce disse: "Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, perché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al trono di Dio giorno e notte".
Per i cristiani, quindi, l'Arcangelo S. Michele è considerato come il più potente difensore del popolo di Dio. Nell'iconografia, sia orientale sia occidentale, S. Michele viene rappresentato come un combattente, con la spada o la lancia nella mano, sotto i suoi piedi il dragone - mostro, satana, sconfitto nella battaglia. I credenti da secoli si affidano alla sua protezione qui sulla terra, ma anche particolarmente nel momento del giudizio, come recita un’antica invocazione:
"San Michele, difendici nel combattimento, affinché non periamo nel giorno del tremendo giudizio."
Cenni Biblici sugli Arcangeli:
Gen 18,1-18
Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: “Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un pò di acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Permettete che vada a prendere un boccone di pane e rinfrancatevi il cuore; dopo, potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo”. Quelli dissero: “Fà pure come hai detto”. Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: “Presto, tre staia di fior di farina, impastala e fanne focacce”. All’armento corse lui stesso, Abramo, prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese latte acido e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse a loro. Così, mentr’egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono.
Poi gli dissero: “Dov’è Sara, tua moglie? ”. Rispose: “È là nella tenda”. Il Signore riprese: “Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio”. Intanto Sara stava ad ascoltare all’ingresso della tenda ed era dietro di lui. Abramo e Sara erano vecchi, avanti negli anni; era cessato a Sara ciò che avviene regolarmente alle donne. Allora Sara rise dentro di sé e disse: “Avvizzita come sono dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio! ”. Ma il Signore disse ad Abramo: “Perché Sara ha riso dicendo: Potrò davvero partorire, mentre sono vecchia? C’è forse qualche cosa impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te alla stessa data e Sara avrà un figlio”. Allora Sara negò: “Non ho riso! ”, perché aveva paura; ma quegli disse: “Sì, hai proprio riso”.
L’intercessione di Abramo
Quegli uomini si alzarono e andarono a contemplare Sòdoma dall’alto, mentre Abramo li accompagnava per congedarli. Il Signore diceva: “Devo io tener nascosto ad Abramo quello che sto per fare, mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra?
Gen 22,10-14
Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: “Abramo, Abramo! ”. Rispose: “Eccomi! ”. L’angelo disse: “Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio”. Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. Abramo chiamò quel luogo: “Il Signore provvede”, perciò oggi si dice: “Sul monte il Signore provvede”.
Es 3,2
Ora Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, e condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb. L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva nel fuoco, ma quel roveto non si consumava.
Gdc 6,11-23
Ora l’angelo del Signore venne a sedere sotto il terebinto di Ofra, che apparteneva a Ioas, Abiezerita; Gedeone, figlio di Ioas, batteva il grano nel tino per sottrarlo ai Madianiti. L’angelo del Signore gli apparve e gli disse: “Il Signore è con te, uomo forte e valoroso! ”. Gedeone gli rispose: “Signor mio, se il Signore è con noi, perché ci è capitato tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato, dicendo: Il Signore non ci ha fatto forse uscire dall’Egitto? Ma ora il Signore ci ha abbandonati e ci ha messi nelle mani di Madian”. Allora il Signore si volse a lui e gli disse: “Và con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian; non ti mando forse io? ”. Gli rispose: “Signor mio, come salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manàsse e io sono il più piccolo nella casa di mio padre”. Il Signore gli disse: “Io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo”. Gli disse allora: “Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, dammi un segno che proprio tu mi parli. Intanto, non te ne andare di qui prima che io torni da te e porti la mia offerta da presentarti”. Rispose: “Resterò finché tu torni”. Allora Gedeone entrò in casa, preparò un capretto e con un’ efa di farina preparò focacce azzime; mise la carne in un canestro, il brodo in una pentola, gli portò tutto sotto il terebinto e glielo offrì. L’angelo di Dio gli disse: “Prendi la carne e le focacce azzime, mettile su questa pietra e versavi il brodo”. Egli fece così. Allora l’angelo del Signore stese l’estremità del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; salì dalla roccia un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime e l’angelo del Signore scomparve dai suoi occhi. Gedeone vide che era l’angelo del Signore e disse: “Signore, ho dunque visto l’angelo del Signore faccia a faccia! ”. Il Signore gli disse: “La pace sia con te, non temere, non morirai! ”. Allora Gedeone costruì in quel luogo un altare al Signore e lo chiamò Signore- Pace. Esso esiste fino ad oggi a Ofra degli Abiezeriti.
Gdc 13,3-23
L’angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: “Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. Ora guardati dal bere vino o bevanda inebriante e dal mangiare nulla d’immondo. Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo consacrato a Dio fin dal seno materno; egli comincerà a liberare Israele dalle mani dei Filistei”. La donna andò a dire al marito: “Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l’aspetto di un angelo di Dio, un aspetto terribile. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, ma mi ha detto: Ecco tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d’immondo, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte”.
Seconda apparizione dell’angelo
Allora Manoach pregò il Signore e disse: “Signore, l’uomo di Dio mandato da te venga di nuovo da noi e c’insegni quello che dobbiamo fare per il nascituro”. Dio ascoltò la preghiera di Manoach e l’angelo di Dio tornò ancora dalla donna, mentre stava nel campo; ma Manoach suo marito non era con lei. La donna corse in fretta ad informare il marito e gli disse: “Ecco, mi è apparso quell’uomo che venne da me l’altro giorno”. Manoach si alzò, seguì la moglie e giunto a quell’uomo gli disse: “Sei tu l’uomo che hai parlato a questa donna? ”. Quegli rispose: “Sono io”. Manoach gli disse: “Quando la tua parola si sarà avverata, quale sarà la norma da seguire per il bambino e che si dovrà fare per lui? ”. L’angelo del Signore rispose a Manoach: “Si astenga la donna da quanto le ho detto. Non mangi nessun prodotto della vigna, né beva vino o bevanda inebriante e non mangi nulla d’immondo; osservi quanto le ho comandato”. Manoach disse all’angelo del Signore: “Permettici di trattenerti e di prepararti un capretto! ”. L’angelo del Signore rispose a Manoach: “Anche se tu mi trattenessi, non mangerei il tuo cibo; ma se vuoi fare un olocausto, offrilo al Signore”. Manoach non sapeva che quello fosse l’angelo del Signore. Poi Manoach disse all’angelo del Signore: “Come ti chiami, perché quando si saranno avverate le tue parole, noi ti rendiamo onore? ”.
Tb.5,4
Uscì Tobia in cerca di uno pratico della strada che lo accompagnasse nella Media. Uscì e si trovò davanti l’angelo Raffaele, non sospettando minimamente che fosse l’angelo di Dio. Gli disse "Di dove sei, o giovane". Rispose "Sono uno dei tuoi fratelli Israeliti, venuto a cercare lavoro"
Tb.8,3
L’odore del pesce respinse il demonio, che fuggi nelle regioni dell’alto Egitto. Raffaele vi si recò all’istante e in quel luogo lo incatenò e lo mise in ceppi.
Gdc.13,3
L’angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: "Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio".
Dn.8,17
Una voce disse: "Gabriele, spiega a lui la visione". Egli venne dove ero io e quando giunse, io ebbi paura e caddi con la faccia a terra. Egli mi disse: "Figlio dell’uomo, comprendi bene questa visione riguarda il tempo della fine". Mentre Egli parlava caddi svenuto con la faccia a terra; ma Egli mi toccò e mi fece alzare. Egli disse: "Ecco io ti rivelo ciò che avverrà al termine dell’ira, perché la visione riguarda il tempo della fine"
Dn.9,21
Mentre dunque pregavo e parlavo, Gabriele, che io avevo visto prima in visione, volò veloce verso di me: era l’ora dell’offerta della sera. Egli mi rivolse questo discorso: "Daniele sono venuto per istruirti e farti comprendere. Fin dall’inizio delle tue suppliche è uscita una parola e io sono venuto ad annunziartela, poiché tu sei un uomo prediletto".
Ap.1,4
Grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti ch stanno davanti al suo trono.
Ap.3,1
Così parla Colui che possiede i sette spiriti di Dio.
Ap.8,2
Vidi che ai sette angeli ritti davanti a Dio furono affidate sette trombe.
Confraternita
Regolamento
Pellegrinaggio
Canzone
Festa
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