Letto in Osso & Ade

Collelongo

Nella tomba più grande è stato ritrovato un letto funerario rivestito in osso, costituito da oltre 700 elementi scolpiti. Le misure del letto sono 178 x 50, una larghezza cosi ridotta indica che non era usato nella vita di ogni giorno ma che si trattasse di un catafalco, ovvero un palco di legno, sul quale si pone la bara nelle funzioni funebri, costruito appositamente per la sepoltura, dove venne adagiato il corpo del capofamiglia. 
Questa grandissima opera si inserisce in una produzione artigianale tipica dell’Italia centrale risalente al II sec a.C. come imitazione dei letti di lusso ellenistici.
Un esemplare simile al letto di Amplero è presente al Meropolitan Museum di New York proveniente forse da Roma, mentre il nostro attualmente è custodito dal Museo Archeologico di Chieti.
Letto D'Osso
L’elemento più caratteristico del Letto di Amplero è il cilindro figurato che rappresenta una testa barbata con capelli fluenti nel retro con una benda sulla fronte e una corona di capsule di papavero. Sui  lati del viso, in corrispondenza dell’orecchio, c’è un piccolo Amorino alato nudo(potrebbe raffigurante il dio Amore ed ha le sembianze di un Fanciullo delicato e leggiadro) che stringe il collo di un uccello, probabilmente un oca. Al di sopra degli Amorini ci sono le teste di due serpenti. Quest’insieme di simboli ci rinvia alla sfera funeraria: la figura barbata è probabilmente una divinità dell’oltretomba forse Hades o Dionysos , la capsule di papavero alludono alla morte al sonno eterno, anche i serpenti considerati abitanti delle tombe e perciò incarnazioni degli antenati, anche l’Amorino che strozza un oca sembra un motivo utilizzato in ambito funerario.   
Ade
Sono state ritrovate altre tombe di età romano-imperiale di due tipi ad inumazione e ad incinerazione sotto una copertura di tegole (a cappuccina). Le Tombe ad inumazione sono per bambini molto piccoli, deposti a terra e privi di qualsiasi oggetto, invece le tombe ad incinerazione appartengono a degli adulti che presentano un modesto corredo. Queste tombe a cappuccina sono molto interessanti perché hanno un condotto verticale sopra le tegole costituito da due coppi accostati, che dovevano affiorare in superficie e raccogliere le libagioni funebri.

Queste notizie sono state tratte dal libro "Amplero Archeologia e Storia di un cenro Italico-Romano" realizzato con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica dell'Abruzzo-Chieti e Università degli studi di Pisa Dipartimento di Scienze Storiche del Mondo Antico alle quali vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per il lavoro svolto, che arriccisce il nostro paese. Il libro è disponibile presso il Palazzo Botticelli in Collelongo.