L'Organo
della Chiesa Parrocchiale
L’organo della Chiesa Parrocchiale di Santa Maria
Nuova di Collelongo è posto in cantoria, di prospetto all’Altare
e lateralmente all’ingresso principale della chiesa.
Il palco dell’organo in legno, recentemente restaurato, ampliato
e rinnovato nella struttura portante e nel rivestimento esteriore, è
applicato alla parete di fondo della navata centrale e costituisce un
elemento completamente autonomo nel corpo della chiesa. Il parapetto rettilineo,
a balaustra, è sormontato da un largo passamano. Tutta la struttura
è sorretta da due eleganti pilastrini in pietra. Ci si accede da
una scala in cemento all’interno dell’adiacente campanile.
L’organo è inserito in cassa di risonanza lignea ad unico
scomparto, verniciata (Larg.. cm 277; Alt. cm 440; Prof. cm 180) ancorata
alla parete di fondo da cui si distacca di circa cn 50, con staffe di
ferro poste a varie altezze. Il profilo è piatto.
Ai lati della cassa, al di sopra del basamento (alto cm 203) figurano
due lesene poggianti su pieducci (che risultano tagliati all’interno
- ad antiquo - per l’inserimento del somierino di facciata del Regale)
con capitelli e cornice di coronamento intagliata e sagomata; i vuoti
lasciati nella parte superiore delle canne di facciata sono colmati da
due festoni, verniciati e dorati. La cassa, inoltre, è provvista
di alcune portelle con chiusura a naselli per l’ispezione interna.
Il prospetto dell’organo (mostra) ad unica campata, è composto
da 29 canne di stagno del registro Principale , disposte a cuspide centrale
con ali laterali ascendenti (5 19 5); la canna centrale è La1.
Le bocche delle canne risultano allineate, il labbro superiore è
a mitria, il piede è molto alto. Il prospetto è completato
dalla mostra delle canne ad ancia a tuba raccorciata del registro Regale
(Tromboncini), variamente raggruppate davanti alle canne maggiori ma in
armonia con il disegno di tutta la facciata che è stata ricostruita
fedelmente dai F.lli Bevilacqua con materialòi e tecniche appropriate
secondo le norme dettate dalla tradizione organaria. Anticamente tutta
la facciata dell’organo era protetta da una tenda antipolvere di
cui resta traccia del congegno di chiusura all’interno della cassa.
La "consolle" del tipo "a finestra", completa di leggío
e copritastiera asportabile, incorpora una tastiera di 50 tasti con la
prima ottaca corta (in sesta o scavezza), con divisione tra Bassi e Soprani
tra il Si2 e il Do3, estesa dal Do1 al Fa5 ed è lunga cm 69.
Originariamente di 45 tasti, fu ampliata verso l’acuto dal Vajola
nel 1883.
Nella parte bassa della finestra vi è la pedaliera a leggío
(ricostruita) con 9 pedali corti, paralleli, a scavezza (Do1 Fa Re Sol
Mi La Sib Si Do2), costantemente unita alla tastiera, estesa da Do1 a
Do2.
Sul fianco destro delle pedaliera, due corti pedali di diversa lunghezza
e a diversa altezza, a bilanciere (attacca e stacca), inseriscono tutti
i registri che formano il ripieno dell’organo (Principale II + sette
file di ripieno, dall’Ottava fino alla Vigesima IX). Una antica
scritta "Tiratutti alli Pedali" attesta tale funzione. L’organo
è stato munito di una panca per l’organista.
Alla destra della tastiera, su un pannello sagomato e in rilievo sulla
cassa, sono disposti i tiranti per il comando dei registri con pomelli
in legno tornito. Sono 19 su due file verticali (9+10) nella classica
disposizione di "registri di concerto" a sinistra e di "registri
di ripieno" a destra.
I registri, che vengono inseriti tirando il pomello, sono così
distribuiti:
Il numero totale delle canne è 762.
Il somiere maestro (bancone), come pure quello della dasseria, è
del tipo "a tiro" con comando dei registri a stecca (16+1) e
comando delle note a ventilabro (50), presenta una "secreta"
ad un solo scomparto, senza divisioni intermedie, con chiusura a pannelli(2).
Allinterno della secreta è in evidenza una scritta in latino dell’organaro
Tommaso Vajola di Sora che nel 1883 ricostruisce l’organo settecentesco,
rinnovandolo e accrescendolo nello strumentale: "THOMAS VAYOLA ROMANUS
/ FECIT ANNO DOMINI 1883". Nel corso del restauro è stata
trovata un’altra scritta, in italiano, sul somiere della basseria:
"Tommaso Vajola Romano Fece il presente al Organo Nuovo nell’anno
del Signore 1883".
Questa diversità di linguaggio fra le due scritte fa supporre
tempi diversi nella sistemazione del somiere maestro (ripristinato e modificato...)
da quello della basseria per i Contrabassi (che son formati da 8 canne
di legno del registro Principale II di 8" + una canna di completamnento:
il Do2, unite a 9 canne di rinforzo dei Contrabassi 16", tappate,
che è di nuova costruzione del Vajola.
I somieri, nel corso del restauro, sono stati completamnte smontati,
rettificati nei piani per consentire una perfetta tenuta d’aria,
reimpellati nei ventilabri; rettificate e calibrate le stecche di comando
dei registri, i loro piani di scorrimento e le false stecche. Tutte le
parti in legno sono state trattate antitarlo.
La bocca delle canne interne è al di sopra del crivello.
A sistema meccanico con trasmissione "sospera" (contatto diretto
tasto-ventilabro) e catenacciatura tradizionale.
L’accordatura dello strumento è il "tondo" secondo
le regole della tradizione organaria.
La manticeria è costituita da un grande mantice a lanterna a due
pieghe posto sul lato sinistro della cassa dalla quale sporge per circa
la metà. Nel restauro si è provveduto alla sostituzione
delle pelli deteriorate con nuova pelle di agnello conciata al cromo;
è stato ripristinato il funzionamento manuale a stanghe e sostituito
il vecchio elettroventilatore (del 1955) con altro a centrifuga con sordina.
Originariamente l’organo era alimentato da due mantici a cuneo
con azionamento manuale a corde, poi a ruota.
La situazione prima del restauro
L'organo prima del restauro
La vecchia tastiera
I registri
Le canne prima del restauro
Il cartiglio
ELENCO DEI REGISTRI
Prima fila
PRINCIPALE BASSI 8’ (Do/I - Si/2 = canne 20)
PRINCIPALE SOPRANI 8’ (Do/3 - Fa/5 = canne 30)
VOCE UMANA (Soprani di 8’) (Do/3-Fa/5 = canne 30)
FLAUTO TRAVERSO (S. di 8’) (Do/3 - Fa/5 = canne 30)
FLAUTO IN OTTAVA 4’ (Do/2 - Fa/5 = canne 42)
CORNETTA (a due file)
in V/XII di 2.2/3’ - in III/XVII di 1.3/5’ (non funzionante)
ACCIARINO (XXIX di 1/2’) (Do/I - Fa/5 = canne 50)
REGALE SOPRANI (ance) (vuoto)
REGALE BASSI (ance) (vuoto)
Seconda fila
PRINCIPALE II 8’ Do/2 - Fa/5 = canne 42)
OTTAVA 4’ (Do/I - Fa/5 = canne 50)
DECIMA QUINTA di 2’ (Do/I - Fa/5 = canne 50)
DECIMA NONA di 1.1/3’ (Do/I - Fa/5 = canne 50)
VIGESIMA SECONDA di 1'
VIGESIMA SECONDA DI RINFORZO
VIGESIMA SESTA di 2/3’
(Do/I - Fa/5 = canne 150)
TROMBA SOPRANI (vuoto)
TROMBA BASSI (vuoto)
AL PEDALE:
BASSI (8’)
CONTRABASSI (16’) (Do/I - Do/2 = canne 18)
TIRATUTTI ALLI PEDALI
(inserisce il Principale II, l’Ottava, la XV, la XIX, la XXII con
rinforzo, la XXVI e l’Acciarino)
Restauro
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